12 Agosto 2024

I 77 anni di Stefano Benni, genio della satira e scrittore di grande spessore

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“Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore”.

(biografieonline.it) Genio della satira italiana, Stefano Benni è conosciuto dai lettori più informati per i brillanti e sapidi articoli che nell’arco della sua ormai lunga carriera sono periodicamente apparsi su vari quotidiani e periodici italiani. Da “Panorama” a “la Repubblica”, da “il manifesto” a “MicroMega”, passando dall’indimenticabile “Cuore”, la sua produzione rappresenta un impietoso ritratto dei vizi e dei difetti dell’Italia degli ultimi decenni, con i suoi aspetti grotteschi e surreali, tali da superare talvolta le stesse capacità della satira.

Con il suo sguardo rigorosamente di sinistra Benni è riuscito a farci ridere delle pochezze tipiche della politica più meschina e abborracciata, così come degli episodi più eclatanti che ci assediano dalle pagine dei giornali. Benni però è anche uno scrittore coi fiocchi, una penna dall’abilità sconcertante. A riprova di questa affermazione basterebbe leggere i racconti contenuti ne “Il bar sotto il mare”, uno dei suoi tanti libri. Vi si trovano parodie di vari stili di scrittura e, se il primo racconto raggiunge il sublime nella parafrasi del minimalismo alla McInerney, “Il mistero di Oleron” è stupefacente nella mimesi del tipico racconto d’orrore ottocentesco, rifacimento che non ha nulla da invidiare ai vari Edgar Allan Poe, Love-Peackock, Lovecraft e via elencando.

Personaggio assai schivo e riservato Stefano Benni si concede pochissimo ai media così come rarissime sono le sue interviste, per non parlare delle apparizioni televisive.

Nato il 12 agosto 1947 ha iniziato a pubblicare alcune delle migliori opere della narrativa italiana negli anni ’80 e ’90. Presso l’editore Feltrinelli, dopo la raccolta di poesie satiriche “Prima o poi l’amore arriva” (1981), è la volta del romanzo satirico-fantascientifico “Terra!” (1983) che lo pone all’immediata attenzione della critica europea. Dopo la parentesi de “I meravigliosi animali di Stranalandia” (1984) con i disegni di Pirro Cuniberti che lo avvicinano alla linea fantastica-ironica di Gianni Rodari, tenta il romanzo più impegnato con “Comici spaventati guerrieri” (1986), una critica neanche tanto velata della condizione urbana: verrà realizzato un film che sviluppa alcune delle idee implicite nel romanzo stesso.

In qualità di saggista ha collaborato a “Futuro news”, ed. Fanucci, e ad un’iniziativa editoriale dell’ed. Franco Muzzio.

I lavori seguenti sono una continua crescita con la composizione di opere di carattere fantastico fortemente legate alla situazione politica e sociale contemporanea. Altri suoi libri sono: “L’avventura”, “Baol, Una tranquilla notte di regime”, “La Compagnia dei Celestini“, “Spiriti”, “Saltatempo” (Premio Bancarella 2001), le raccolte di racconti (oltre al già citato “Il bar sotto il mare”), “L’ultima lacrima”, “Bar sport”, “Bar sport duemila” e le raccolte di brani teatrali “Teatro” e “Teatro2”.

Per Feltrinelli ha diretto la collana “Ossigeno”; ha curato la regia e la sceneggiatura del film “Musica per vecchi animali” (1989) e ha allestito col musicista Paolo Damiani lo spettacolo di poesia e jazz, “Sconcerto” (1998).

È ideatore della “Pluriversità dell’Immaginazione” e dal 1999 cura la consulenza artistica del festival internazionale del jazz “Rumori mediterranei” che si svolge ogni anno a Roccella Jonica.

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