«Luino diventi capofila delle città di frontiera che chiedono un accesso libero e semplificato agli intestatari di auto con targa svizzera che vengono sanzionati in Italia». È l’invito rivolto al Comune, attraverso un’interrogazione, dal capogruppo di “Azione civica per Luino e Frazioni” Furio Artoni.
«Mentre in Svizzera gli italiani sono tartassati e rischiano il sequestro dell’auto per il mancato pagamento di una sanzione amministrativa, le auto svizzere in Italia, secondo anche recenti interventi sui giornali e sulla televisione elvetica, la fanno franca», afferma il consigliere comunale.
«Si, perché mentre la Svizzera riesce ad accedere ai dati dei proprietari delle autovetture italiane con notevole semplicità, basta richiedere al PRA (Pubblico registro automobilistico) i dati dell’intestatario del veicolo, gli italiani, per risalire al proprietario della targa svizzera, devono svolgere una procedura più complessa – aggiunge Artoni – A causa di questi motivi o il cittadino elvetico paga spontaneamente oppure non paga e nessuno potrà agire».
«Siccome vi sono dei mezzi per recuperare comunque le multe e impedire che la nostra zona diventi “zona franca” per i vicini elvetici, il mio gruppo ha ritenuto di depositare un’interrogazione per conoscere quale siano le percentuali dei pagatori d’oltre confine. Questa situazione, a parere mio, – conclude Artoni – non è in linea con gli accordi bilaterali di libero scambio delle informazioni e pertanto merita di essere approfondita».
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