Giovedì 7 novembre, in occasione delle manifestazioni per l’European Radon Day organizzate dal Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano, due studenti, Davide Brignoli e Thomas Rigoni, del Liceo Scientifico Statale “Sereni” di Luino, che erano già stati scelti tra moltissimi studenti di tutta Italia per partecipare ad un convegno internazionale a Vibo Valentia sul gas Radon, hanno esposto nell’aula magna del dipartimento di fisica dell’Università Statale di Milano i dati che hanno raccolto ed elaborato con la loro classe sulla concentrazione del gas Radon nella loro scuola ed in alcuni Comuni del Luinese.
Il loro insegnante di scienze, Fabrizio Morlotti, che li ha seguiti nel programma li ha intervistati.
I pericoli legati all’esposizione prolungata ad alte concentrazioni di gas Radon sono da poco ritenute rilevanti e quindi non tutti ne sono a conoscenza; quali sono?
Il gas Radon inodore, insapore e incolore è considerato un killer silenzioso. L’esposizione ad esso costituisce la seconda causa, dopo il fumo di sigaretta, per lo sviluppo del tumore al polmone (si stima che in Italia il gas Radon sia responsabile di 3200 morti all’anno). Infatti l’alta instabilità dei suoi nuclei atomici lo porta a produrre radiazioni che, dopo un certo lasso temporale, possono danneggiare il DNA delle cellule polmonari, rendendole cancerogene.
Dall’analisi dei risultati ottenuti attraverso la sperimentazione giudichereste la zona del Luinese una zona a basso rischio legato all’esposizione al gas Radon?
Nonostante le relativamente poche misurazioni effettuate abbiamo notato come i livelli di concentrazione di gas in aria siano mediamente bassi e, tranne che per casi particolari, abbondantemente al di sotto della soglia di legge. Tuttavia è impossibile generalizzare i dati che abbiamo ottenuto in quanto ogni fabbricato e ogni ambiente, date le specifiche caratteristiche, può avere concentrazioni significativamente diverse; per questa ragione chi volesse conoscere la salubrità di un particolare ambiente può utilizzare rilevatori elettronici acquistabili online.
Quali sono i fattori che possono determinare concentrazioni più alte di gas Radon in aria?
Tutto dipende dalle caratteristiche del fabbricato e dell’ambiente preso in considerazione. I fattori che ne aumentano la concentrazione sono: l’età del fabbricato, la vicinanza al suolo di un determinato locale e l’assenza di bocchette di aerazione.
Ci sono comportamenti indicati per l’abbassamento della concentrazione di gas Radon in aria?
Assolutamente sì! Il fattore più importante e incisivo sulla concentrazione di gas che abbiamo estrapolato dai nostri esperimenti è senza dubbio l’aerazione periodica dei locali. Attraverso una semplice azione giornaliera, come aprire la finestra, si può ridurre la presenza di gas Radon fino a valori ritenuti completamente sicuri.
L’invito che i due studenti rivolgono ai lettori è di non sottovalutare questa grande minaccia alla salute: interessarsi alla problematica e adoperarsi per minimizzarla può fare realmente la differenza fra vita e morte.
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