Brezzo di Bedero | 18 Ottobre 2024

Brezzo di Bedero, un centro per i giovani all’ex Oratorio

Il Comune intende valorizzare lo storico immobile, costruito nel 1768, realizzando uno spazio di aggregazione dove fare anche cultura. Prima la messa in sicurezza del tetto

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Un centro dove promuovere l’aggregazione e la cultura, cercando di avvicinare i giovani alla vita pubblica del paese. Il Comune di Brezzo di Bedero vorrebbe realizzarlo dando nuova vita – e una nuova funzione – a un immobile in disuso da molto tempo: l’ex oratorio delle Orsoline.

Si tratta di una struttura situata in via Canonica, non molto distante dal municipio e ricca di storia. Per gli affreschi che ancora custodisce e per il fatto che la sua costruzione risale al 1768: data incisa sul catenaccio del portone d’ingresso, ora conservato nel palazzo comunale.

Manutenzioni urgenti

L’ex oratorio oggi ha bisogno di manutenzione. Per questo prima di convertire gli spazi occorre sistemarli. In particolare il tetto con i suoi coppi. Le tegole ricurve sono state oggetto di manutenzione l’ultima volta ormai più di trent’anni fa, e sono esposte al rischio di infiltrazioni d’acqua che potrebbero danneggiare l’immobile e le opere d’arte al suo interno.

Per evitare ciò l’amministrazione guidata dal sindaco Daniele Boldrini ha incaricato l’ufficio tecnico di occuparsi della sistemazione del tetto. Nel frattempo, però, il Comune si è anche attivato per l’importante progetto che ha lo scopo di ridare vita all’ex oratorio, che dovrà essere dotato di area esterna attrezzata, di un parcheggio e di una biblioteca storico culturale e multimediale, per promuovere tra i giovani il senso di appartenenza alla comunità e la partecipazione alla vita del paese; per favorire il recupero della storia locale, con usi e costumi del passato, con riferimento alla società contadina.

Questo l’intento messo nero su bianco dall’amministrazione comunale con la candidatura del progetto ad un bando di Regione Lombardia, presentato nell’ambito di un più ampio e complesso piano condiviso dall’ente con le comunità montane dell’alto Varesotto e con i sindaci. Piano che include una serie di interventi per dare slancio al tessuto imprenditoriale, per riportare le tradizione al centro della quotidianità, e per creare spazi e iniziative per i giovani.

Fondi per l’ex Oratorio

La richiesta di contributo, però, non è andata a buon fine. E per poter sostenere economicamente la riqualificazione dell’area – che ha un costo complessivo di poco inferiore al milione di euro – il Comune dovrà cercare nuove fonti di finanziamento. «Intanto abbiamo messo a bilancio circa 50mila euro provenienti dalle casse comunali», spiega il sindaco Daniele Boldrini. «Con questi soldi garantiremo almeno la messa in sicurezza del tetto dell’ex oratorio».

Il progetto di riqualificazione è ispirato a un’idea portata avanti dagli amministratori del paese negli anni Novanta. Ma all’epoca non si riuscì a concretizzare il piano per ridare un’identità all’ex oratorio, puntando sulla cultura e sull’allestimento di una biblioteca.

«Offese al buon gusto»

Scavando ancora più a fondo nella storia di Brezzo di Bedero, e tornando alla metà degli anni Settanta, si trova un aneddoto tratto dal giornalino che in quel periodo veniva pubblicato in paese. Sulle pagine di BB, nell’agosto 1975, un trafiletto dedicato proprio all’ex oratorio riportava il seguente titolo: «Offese al buon gusto». L’autore del breve pezzo sottolineava, con tono polemico, la necessità di intervenire con la manutenzione dell’immobile per scongiurare danni irreparabili. Di seguito il testo. (Foto di copertina dal gruppo Facebook Sei di Brezzo di Bedero se…)

L’ex Oratorio delle Orsonline, proprio all’inizio della strada medievale e sotto il Mongello, è una delle tante testimonianze del passato che meritano una attenta riconsiderazione e concreti interventi prima che il tempo renda irrimediabili i guasti già esistenti e indebolisca le strutture portanti. 

E’ proprietà privata ma la Soprintendenza ai Monumenti, con un tempestivo intervento, l’ha assoggettata a vincolo per l’interesse artistico che riveste. 

Tale intervento però non doveva limitarsi all’edificio ma allargarsi all’ambiente nel quale l’Oratorio è inserito. E siccome l’ambiente è quello del Mongello, il cui pregio non è solo paesaggistico ma assume valori più ampi per i suoi contenuti storici, per le presenze spirituali che alla sua ombra si sono sviluppate esso andava tutelato globalmente, evitandogli – ed evitando a noi tutti – quelle autentiche offese al buon gusto che sono le costruzioni ivi sorte. 

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