Brezzo di Bedero | 25 Luglio 2024

Addio a Sergio Tapia Radic, il ricordo del sindaco di Brezzo: «Grande artista, trasmetteva serenità»

Daniele Boldrini omaggia lo scultore scomparso all'età di 86 anni. Per un periodo abitò nel borgo dell'alto Varesotto: «Ha dato un contributo importante alle iniziative culturali del Comune»

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Il cordoglio per la scomparsa dello scultore e filosofo cileno Sergio Tapia Radic, deceduto nei giorni scorsi all’età di 86 anni, ha toccato tutto il mondo dell’arte ed è arrivato fino a Brezzo di Bedero, dove è il sindaco Daniele Boldrini a ricordare con parole di stima il grande artista.

Il messaggio del primo cittadino si lega al contributo culturale dato dal maestro Radic alla piccolo comunità del borgo dell’alto Varesotto, di cui lo scultore stesso ha fatto parte per un periodo della sua vita, dal 1998 al 2003, trascorso in paese insieme alla moglie Loredana Todeschini.

Radic era nato in Cile nel 1938. A 14 anni la prima scultura, una deposizione del Cristo. Poi la formazione con artisti di fama mondiale, il ruolo di assistente alla cattedra di scultura all’Università del Cile in Santiago. A 29 anni il trasferimento in Italia. Arriva il lavoro in Valle D’Aosta, dove realizza sculture di animali in una fabbrica di legno, e poi quello a Varese in una fabbrica di ceramiche. Segue il periodo vissuto a Brezzo di Bedero, tra la fine degli anni novanta e, come detto, i primi duemila.

«In questo breve periodo Sergio Tapia Radic ha fornito un contributo importante alle iniziative culturali del Comune – racconta Daniele Boldrini – in particolare in occasione del centenario della nascita del pianista svizzero Paul Baumgartner, realizzando una scultura del Maestro presente all’interno del centro culturale Casa Paolo, l’abitazione donata da Baumgartner alla comunità di Brezzo di Bedero».

Il primo cittadino sottolinea le doti umane dello scultore e cita i piccoli ma preziosi momenti di vita condivisi con il maestro in paese: «Ricorderò con nostalgia i piacevoli momenti trascorsi con Sergio e Loredana, consapevole di aver conosciuto un grande artista, di elevatissima cultura e dalle notevoli doti umane, la gentilezza e la cortesia, la grande affabilità, la sua vivace ironia. Erano affascinanti la passione, la cura e il calore che esprimeva nell’illustrare le sue creazioni a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La serenità che trasmetteva dimostra la sua capacità di aver fatto tesoro delle esperienze della vita, dando sempre la giusta importanza agli aspetti migliori della nostra esistenza, gli affetti e le relazioni personali».

Anche Luino, come Brezzo di Bedero, ha uno stretto legame con la testimonianza artistica di Sergio Tapia Radic. Porta infatti la sua firma la scultura presente in via Cairoli, realizzata in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della sezione comunale dell’Avis, nel 1999. Una copia dell’opera si trova nei locali della sede Avis in viale delle Rimembranze.

«La sua generosa attenzione verso le persone riporta ad una famosa frase del suo concittadino Salvador Allende, l’illuminato presidente del Cile morto nel 1973», aggiunge in conclusione Boldrini: «Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri».

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